venerdì 17 aprile 2009

LA CARTA IGIENICA DEI BAGNINI



I riminesi sono strani si sa. I bagnini,credo, siano la rappresentazione più diretta di questa stranezza. Sono un po' una casta qui da noi. Mai ai livelli della Casta vera e propria, che risulta inavvicinabile per tutti, ma i venditori d'ombra non se la cavano male. Partiamo dai canoni demaniali. In questi ultimi anni c'è stato il continuo tira e molla sull'aumento dei canoni. Bene,perchè la stampa invece di parlare solo di percentuali(aumento del 200%) non dice quanto realmente paga un bagnino in Euro? La cifra è irrisoria(nel 2007 per uno stabilimento di 10.000mq il costo era di 10 mila euro all'anno quindi circa 833€ al mese)ma in 10mila mq quanti ombrelloni e lettini ci stanno....?E la promozione? Che razza di costo può avere per la promozione un bagnino? Nessuno,o comunque minimo. Solo chi promuove il proprio stabilimento per una vasta gamma di offerte punta anche sulla pubblicità. Ma la maggior parte dei bagnini è ancora quello vecchio stampo che non vede oltre il "proprio" pezzo d'ombra. E così arriviamo ai giorni nostri. Spiaggia di Rimini a Pasqua:fortunatamente belle giornate,tutto sommato un bel po' di movimento,visto il periodo di crisi, e molta gente al mare. Capito al Bar da Bomber durante il Paganello e mi racconta che alcuni campi li hanno dovuti spostare perchè i bagnini non hanno concesso lo spazio,i cessi sono tutti chiusi e l'unico nell'arco di 500 metri era il suo,le spiagge sono ancora come in inverno. E il giorno dopo a supporto della mia tesi il Presidente della cooperativa bagnini Mussoni dice che eventi come il Paganello o la Notte Rosa non servono a Rimini. Ma allora non avete proprio capito nulla....un evento come il Paganello che fa muovere gente,che porta ragazzi da tutto il mondo,che crea spettacolo,che incentiva la gente a "fare una passeggiata al mare" è solo da rigraziare. Dovremmo averne decine di queste manifestazioni. E la più grande preoccupazione dei bagnini invece qual è? Quella di non consumare carta igenica.....Io un'idea per la carta igenica l'avrei cari bagnini.......

6 commenti:

  1. Non vediamo oltre il nostro naso, non guardiamo ad altro che al nostro orto, facciamo fatica a pensare collettivamente...A Rimini questi eventi servono solo per il semplice motivo che sono VITA. Rimini. Ultimamente ho questa strana sensazione che noi, della nostra generazione, siamo arrivati a quell'età in cui se vuoi sperare che cambi qualcosa devi smetterla di aspettare che siano gli altri a farlo. E' strana perchè fino a ieri mi accontentavo di protestare e non mi interessava andare oltre. Rimini. Sarebbe un bel punto da cui iniziare. Speriamo che non mi passi...http://www.youtube.com/watch?v=nxJitJDhcH4

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  2. Si Gatto,così mi piaci.....Rimini DEVE essere il punto da cui partire....
    Loro non molleranno mai(ma gli conviene?)noi neppure!!!

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  3. Una volta, quando si pensava alla sussitenza e basta, si prendeva un orto e lo si coltivava fino all'ultimo spicchio di terra: si pensava alla famiglia, si pensava a portare i propri prodotti fuori, per guadagnare un piatto di minestra in più. Ma lo si faceva anche per orgoglio: i propri prodotti, la propria arte al di fuori dell'orto. Adesso, nell'orto-spiaggia, ognuno coltiva i propri ravanelli-ombrelloni senza contare che quella terra c'è perché ha un'anima. Quale? Quella riminese. Che è fatta di comunità, prima di tutto. Che è fatta di complicità, prima di tutto. Il Paganello era l'occasione per portare i propri prodotti fuori e per un'unione che va al di là del soldo di ferragosto. Ma il seme è marcito, i ravanelli si mangiano da soli. L'un l'altro.

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